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corso-concorso dirigenti Ministero della cultura

dal concorso pubblico per l’ammissione di 75 allievi al corso-concorso per il reclutamento di 50 dirigenti

Sono affidate ad un corso-concorso la formazione e la selezione dei 50 dirigenti del Ministero della cultura attesi su tutto il territorio per la cura, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio.
Una classe dirigente peculiare, composta da profili tecnici, cui viene quindi dedicata una procedura di assunzione ad hoc: un percorso innovativo, selettivo e formativo, per immettere nei ruoli figure in grado di rispondere alle esigenze di un settore in costante trasformazione.

L’intero processo vede coinvolti, in una virtuosa collaborazione,  il Ministero della cultura, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali che, oltre a occuparsi degli aspetti logistici e organizzativi, cura le attività formative per gli aspetti relativi alle discipline specialistiche.

In queste pagine, con informazioni e comunicazioni di servizio, intendiamo accompagnare nell’intero percorso i corsisti di oggi e dirigenti di domani.

il concorso pubblico

Bandito a dicembre 2021, il “Concorso pubblico, per esami, per l’ammissione di settantacinque allievi al corso-concorso selettivo di formazione dirigenziale per il reclutamento di cinquanta dirigenti di seconda fascia, da inserire nel ruolo della dirigenza tecnica del Ministero della cultura, nelle seguenti aree: archivi e biblioteche, soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio, musei.” ha raccolto 3.791 candidature di aspiranti dirigenti destinati a tre diverse aree d’intervento: Archivi e biblioteche (639 domande), Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio (2.210 domande), Musei (942 domande).

il corso-concorso

Superate una prova preselettiva, due prove scritte e una prova orale, i vincitori del concorso pubblico sono ammessi alla frequenza del corso-concorso.

Selezionati tra 3.791 candidati, sono 63 gli aspiranti dirigenti del Ministero della cultura – 12 per l’area Archivi e Biblioteche, 36 per l’area Soprintendenze archeologia belle arti e paesaggio, 15 per l’area Musei  – che, a partire dal 31 maggio 2023, partecipano a questo nuovo percorso di alta formazione per la cura e gestione del patrimonio culturale italiano.

il modello formativo

Il professionista al centro. Questa la premessa metodologica di un corso rivolto ad allievi che sono già in possesso di specifiche conoscenze e competenze e di esperienze pregresse.

Per i futuri dirigenti del Ministero della cultura, il modello dell’apprendimento significativo, attraverso un processo dinamico e di partecipazione attiva e attraverso la connessione continua tra nuove e vecchie informazioni, mette a valore il patrimonio di conoscenze e competenze che il corsista già possiede. Inoltre, l’integrazione tra la già solida base teorica generale e nuove pratiche di applicazione puntuale e concreta facilita lo sviluppo di competenze di problem setting e di problem solving da agire, con visione rinnovata, negli specifici contesti in cui il professionista opererà.

7 mesi di attività strutturati in due momenti distinti: una fase generale (6 mesi) e una fase specialistica di tirocinio (1 mese ).

le attività

Lezioni e laboratori, per approfondire tematiche trasversali, di interesse comune alle tre aree di competenza dei futuri dirigenti, ma anche lezioni magistrali, conferenze, tavole rotonde per stimolare la riflessione sui temi attualmente più dibattuti e di frontiera e ancora visite di studio, per conoscere da vicino i luoghi della cultura in Italia e i relativi modelli di gestione.
Lezioni e laboratori
Dal quadro di riferimento culturale politico e amministrativo alla programmazione e gestione delle risorse finanziare, passando per il coordinamento di attività e persone e per la conoscenza dell’intero ecosistema del patrimonio culturale.
Lezioni e laboratori affrontano questi temi, sotto il duplice profilo giuridico-amministrativo e tecnico scientifico, in 4 moduli tematici

  • I contesti e le politiche
  • Organizzare le attività e le persone
  • L’azione amministrativa e le relazioni
  • Le risorse finanziarie

Lezioni magistrali, conferenze, tavole rotonde
In dialogo con alcuni dei più autorevoli esponenti della cultura, dell’amministrazione dello Stato, dell’economia, dell’imprenditoria, i corsisti sono chiamati a riflettere su alcuni dei temi più dibattuti nel contesto – italiano, europeo e internazionale –, in cui si colloca l’azione del Ministero della cultura e dei suoi dirigenti.

Almeno 5 temi e altrettante occasioni di approfondimento teorico che solleciti, attraverso conferenze, tavole rotonde, sessioni di lavoro, la riflessione e la discussione comuni.

Visite di studio
Le visite di studio presso i luoghi della cultura italiana – dai siti del patrimonio culturale statale alle Capitali italiane della cultura – coinvolgono i corsisti nella riflessione sui diversi e molteplici modelli di cura e gestione.

Non a caso, è a Palazzo del Quirinale la prima visita di studio, luogo simbolo del patrimonio culturale italiano, al crocevia tra tutela e valorizzazione, dove tema dominante è la gestione della complessità, nell’equilibrio necessario tra istanze conservative, di valorizzazione e istituzionale.

il tirocinio

Un periodo di tirocinio, della durata di 1 mese, presso uffici centrali o periferici del Ministero della cultura consente ai corsisti di mettere alla prova quanto appreso e di riflettere sulle competenze comportamentali più efficaci negli specifici contesti di riferimento.

monitoraggio

Nel corso delle differenti attività, la scrittura di un Diario di bordo individuale permette di attivare e costruire un percorso di riflessione sull’esperienza formativa, stimolando nei corsisti l’attivazione di processi critici.

valutazione

Prove di valutazione continua, al termine di ogni modulo, e una valutazione finale, conclusiva dell’intera formazione, contribuiscono al processo formativo misurando la crescita di conoscenze, competenze e comportamenti e determinano la graduatoria di merito per l’esito finale.

i numeri

0

candidature

0

prove selettive

0

corsisti

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mesi di corso

0

dirigenti

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docenti

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laboratori

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lezioni magistrali

0

visite di studio

a che punto siamo