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30 January 2023

Venerdì 27 gennaio, con una masterclass aperta al pubblico tenutasi presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, si è conclusa la prima edizione di Toolkit for museum. Whose heritage?, il corso di formazione a cura della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali rivolto a curatori, registrar, responsabili dei servizi educativi e comunicatori attivi nel settore museale. Sviluppata in collaborazione con ICOM Italia, questa prima edizione è stata possibile grazie all’attivo coinvolgimento di cinque istituzioni museali d’eccellenza del Paese – la Reggia di Caserta, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il Museo Egizio di Torino – che, nel loro ruolo di partner di progetto, non solo hanno ospitato le attività parte del corso, ma hanno anche contribuito attivamente all’offerta formativa.

Dopo oltre quattro mesi di dibattiti e attività laboratoriali, sia in modalità on line sia nelle sale, uffici e depositi dei musei partner, i 60 professionisti selezionati per la prima edizione del corso si sono incontrati a Roma per presentare al pubblico le riflessioni e gli strumenti sviluppati grazie alla partecipazione al nostro percorso formativo.

Nel corso della mattinata, due presentazioni riservate ai professionisti a cui il corso si rivolge hanno permesso di intrecciare le riflessioni su come sono cambiate le professioni museali negli ultimi anni con della analisi sull’impatto che alcuni aspetti tipici della contemporaneità, come la rivoluzione digitale e gli effetti della crisi climatica, stanno avendo sul ruolo e la funzione del museo di oggi. È stato, infatti, Roberto Balzani, Professore ordinario presso l’Università di Bologna, ad aprire i lavori con una presentazione su Musei e trasformazioni digitale, mentre Michele Lanzinger, Direttore del Museo delle Scienze (MUSE) di Trento e Presidente di ICOM Italia, ha concluso la sessione riservata ai soli partecipanti al corso con un riflessione, e un conseguente dibattito, su Il ruolo dei musei per lo sviluppo sostenibile.

Nel pomeriggio, è stato Vincenzo Trione, Presidente della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, a inaugurare la sessione aperta al pubblico di Toolkit for museum, che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti che hanno attivamente contribuito alla produzione dell’offerta formativa: gli esperti della Fondazione, i tutor che hanno accompagnato i professionisti partecipanti nei quattro mesi di corso, e i rappresentanti dei musei partner di progetto che hanno contribuito all’offerta formativa.

Nel corso di una tavola rotonda intitolata Intorno alle professioni museali, i 60 selezionati hanno presentato gli strumenti nati dalla loro partecipazione al corso: il glossario delle professioni museali, grafici radar per sviluppare pratiche condivise di gestione della crisi in ambito museale, e considerazioni sull‘etica del lavoro in un ambiente tanto complesso come quello dell’ecosistema museo. Durante il percorso formativo, i 60 partecipanti, infatti, sono stati suddivisi in tanti piccoli gruppi di lavoro, e sono stati chiamati a sviluppare prospettive e competenze trasversali che permettessero loro di affrontare tematiche tipiche della propria professione con metodi e strumenti derivanti dalle altre pratiche professionali oggetto di formazione. Questo lavoro di gruppo ha permesso ai partecipanti di elaborare tali strumenti e di riflettere sul modo in cui queste occasioni di networking professionale stesse cambiando la propria stessa professione.

Intervenuti subito dopo i professionisti partecipanti al corso, i rappresentanti dei musei partner hanno invece sottolineato l’efficacia di un programma formativo, come Toolkit for museum, che ha permesso loro di vivere il museo come luogo di formazione e di partecipare alla creazione di una comunità di ricerca tra le diverse funzioni professionali che abitano il museo. Tiziana Maffei della Reggia di Caserta, Simona Pasquinucci delle Gallerie degli Uffizi, Maria Assunta Sorrentino delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, Francesca Togni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ed infine Maria Elena Colombo del Museo Egizio hanno infatti raccontato di un percorso interattivo e multidisciplinare, fatto di confronti, contaminazioni tra saperi e strumenti di lavoro, tra mondo analogico e mondo digitale, ma soprattutto di un percorso che ha permesso agli stessi professionisti operanti nei musei partner di accrescersi professionalmente grazie alle occasioni di confronto generate dal percorso formativo.

Un modello così innovativo di formazione professionale come quello di Toolkit for museum ha altresì permesso di sviluppare un altro strumento originale, i diari di apprendimento, che sono stati presentati al pubblico proprio nel corso della masterclass conclusiva dai quattro tutor nominati dalla Fondazione per accompagnare i partecipanti nel percorso formativo negli scorsi mesi. I nostri tutor – Arianna Farina per il gruppo dei curatori, Francesca Guiducci per i registrar, Giulia Vigo per responsabili dei servizi educativi e Fabio Fabrizio per i comunicatori – hanno discusso con il pubblico dell’importanza del fattore tempo e dell’ascolto nel processo formativo, e su quanto sia essenziale riflettere sull’impatto che le attività formative hanno non solo su coloro che vengono formati ma sui formatori stessi.

Infine, nel corso delle sue conclusioni, Alessandra Vittorini, Direttore della Fondazione, ha sottolineato l’importanza di pensare la formazione stessa come momento e occasione di networking. Infatti, non solo la capacità di creare connessioni tra professionisti diversi, ma anche la possibilità di fare rete tra istituzioni diverse assicura un’efficace diffusione di saperi e competenze : quei saperi e quelle competenze trasversali che possono aiutare i professionisti di oggi a gestire consapevolmente le trasformazioni in atto. Ed è per questo che, nonostante la prima edizione si sia appena conclusa, Elena Pelosi, nostra Esperta politiche culturali, e Martina De Luca, Responsabile area Formazione, sono già al lavoro per costruire la rete di collaboratori che ci affiancherà nella seconda edizione di Toolkit for museum, il cui bando di partecipazione verrà pubblicato nella primavera 2023.

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