Cultural Heritage digitalization Dicolab. Cultura al digitale è promosso dal Ministero della cultura (Istituto Centrale per la Digitalizzazione del Patrimonio Culturale – Digital Library) nell’ambito del PNRR Cultura 4.0, è realizzato dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.
15 November 2023
La formazione è una componente strategica della grande sfida europea della trasformazione digitale. Una sfida che investe anche il sistema del patrimonio culturale e che porterà innovazione e cambiamento di valore solo a fronte di un capillare lavoro sul miglioramento e l’aggiornamento delle competenze digitali per il vasto mondo dei professionisti, degli operatori, delle organizzazioni del settore.
È in questo scenario che nasce Dicolab. Cultura al digitale, il sistema formativo curato e realizzato dalla Fondazione Scuola dei beni e attività culturali e promosso dal Ministero della Cultura – Digital Library, nell’ambito del PNRR Cultura 4.0 in attuazione del piano di Formazione e miglioramento delle competenze digitali. Nella visione strategica del Piano Nazionale per la Digitalizzazione del patrimonio culturale è infatti affidato alla formazione il compito di generare il cambiamento organizzativo mettendo le persone al centro e investendo sul capitale umano.
Dicolab. Cultura al digitale, è un programma di ampio respiro e di lunga visione che, da qui al 2026, sull’intero territorio nazionale, contribuirà a dar vita a un nuovo ecosistema culturale digitale attraverso un articolato programma formativo rivolto ai singoli, alle organizzazioni, alle comunità: dal personale del Ministero della Cultura (coinvolto con la collaborazione della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali) e delle altre pubbliche amministrazioni, alle imprese e organizzazioni del settore culturale, al mondo universitario (laureandi, specializzandi, dottorandi e ricercatori), agli istituti culturali, pubblici e privati, agli operatori, agli specialisti ed esperti del settore.
Contenuti, modalità, strumenti
È un modello formativo innovativo, che mette in campo azioni diversificate, per costruire una offerta modulare e scalabile, qualificata e certificata. In un ambiente di apprendimento multi-canale e multi-risorsa, l’offerta, in continuo aggiornamento, propone attività online e in presenza.
Il programma di attività è disegnato per garantire uno sviluppo verticale della formazione che, dal fornire le conoscenze di base arrivi al rafforzare le competenze tecnico-specialistiche, accompagnando il professionista dall’orientamento all’autovalutazione, dalla formazione all’attestazione.
È strutturato in sei aree tematiche (Pensiero digitale e soft skills per la trasformazione digitale; Produzione e gestione orientati all’utente; Uso e condivisione del patrimonio culturale; Ricerca e innovazione del settore culturale; Governance della trasformazione digitale; Processi di supporto per la trasformazione digitale delle organizzazioni culturale) trattate attraverso corsi e percorsi che orientano l’utente all’apprendimento.
Al completamento di ogni unità formativa, ad ogni partecipante viene rilasciata una certificazione in forma di open badge, uno standard utilizzato a livello europeo che attesta, in modo trasparente e verificabile, non solo i contenuti e gli strumenti formativi, ma anche le competenze acquisite.
Gli utenti accedono alla formazione attraverso la piattaforma e-learning della Fondazione Scuola dei beni e attività culturali, fad.fondazionescuolapatrimonio.it, mezzo per accedere alle risorse online progressivamente rilasciate e strumento per iscriversi alle attività in presenza.
Sono già disponibili online i primi contenuti formativi riquardanti le tematiche fondamentali per confrontarsi con le sfide della trasformazione digitale del settore culturale: dalla comunicazione ai processi di ascolto, dal data management alla gestione del cambiamento organizzativo.
Entro gennaio 2024 saranno disponibili 20 corsi multimediali, 4 cicli di webinar, un seminario, un podcast di 8 episodi e 2 serie di video pillole; un corposo set di prodotti formativi che spaziano dal project management allo human-centered design, dall’archivio digitale al tema cruciale del diritto e digitalizzazione.
Tutti gli aggionramenti saranno sempre disponibili sul sito dicolab.it
Sinergie e territori
La riuscita di Dicolab. Cultura al digitale, dall’ideazione dell’offerta formativa alla sua produzione, è affidata a un instancabile lavoro di costruzione di partenariati, reti, sinergie e collaborazioni. Nella realizzazione del progetto, la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali coinvolge tutti i protagonisti della trasformazione digitale, interagendo con enti, organizzazioni, realtà qualificate e leader nel settore e puntando sempre più alla creazione di sinergie e alla valorizzazione del know-how nell’ambito del patrimonio culturale digitale.
Promuoviamo momenti di ascolto e tavoli di lavoro, organizzati su base territoriale, con le Regioni, gli enti locali e le rappresentanze del sistema culturale per conoscere le specificità locali; un progetto pilota con la Regione Umbria è volto alla individuazione di un modello formativo replicabile.
I processi di ascolto, engagement e animazione territoriale delle iniziative saranno attivati attraverso una rete diffusa in tutto il Paese che potrà comprendere fino a 10 hub pensati per mobilitare competenze, attivare le istituzioni culturali e coinvolgere le imprese, i professionisti e le realtà locali. Un percorso già avviato in stretto dialogo con le Amministrazioni centrali e locali, le Regioni, le organizzazioni e gli istituti culturali, le imprese del settore.
Lavoriamo, già dal 2021, con l’iniziativa Relazioni digitali, alla costruzione di una comunità di pratica e di progettazione, perché il più ampio processo di trasformazione digitale delle istituzioni culturali sia un progetto collettivo e condiviso.
Abbiamo inoltre condotto attività di ricerca e studio, analisi di contesto e rilevazioni dei fabbisogni formativi di tutti gli attori dell’ecosistema cultura; abbiamo iniziato con i dipendenti del Ministero della cultura, proseguito con un questionario rivolto a tutti gli operatori del sistema.
I numeri
Con un budget di 20 milioni di euro, Dicolab. Cultura al digitale ha l’ambizioso traguardo – rilevante ai fini dell’attuazione del PNRR Cultura 4.0 – di raggiungere una grande platea di utenti che dovranno completare 40 mila unità formative entro giugno 2026. Il traguardo intermedio fissato al 31 dicembre 2025 è pari a 30 mila unità formative completate, è un target europeo e costituisce uno dei parametri di perfomance presi in esame dall’Unione Europea, con effetto diretto sulla relativa tranche di pagamento del PNRR Cultura 4.0.
Grazie al coinvolgimento di 300 docenti ed esperti, vedranno la luce 100 prodotti formativi originali per la fruizione online (50 corsi multimediali, 45 cicli di webinar, 5 serie di podcast) e saranno erogate 400 ore di formazione in presenza su tutto il territorio nazionale.