Mi occupo di antropologia del patrimonio e museografia: studio e lavoro con il mondo dei musei, in particolare sul tema della memoria e documentazione della cultura locale. Ho conseguito la Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici e nel 2018 il dottorato di ricerca con una tesi sui processi patrimoniali e i meccanismi partecipativi degli ecomusei del Friuli Venezia Giulia. Grazie a diverse esperienze in realtà museali, nazionali ed internazionali, ho rafforzato la mia formazione nell’ambito della museologia etnografica. Oggi collaboro con il Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie di Maniago e faccio parte dell’associazione ISOISPE. Sinergie. Strategie. Territorio con la quale mi occupo dello sviluppo di progettualità culturali sostenibili in contesti montani.
La Scuola del Patrimonio è l’occasione per lavorare su tematiche gestionali e organizzative con l’obiettivo di acquisire maggior concretezza progettuale nell’ambito del patrimonio culturale.
Il progetto di internship
Marta fa la sua esperienza con il MUSE Museo delle Scienze di Trento.
Il suo tutor è Michele Lanzinger in collaborazione con Riccardo Tomasoni.
Lavora al progetto Sistemi museali di scopo. Il Network dei musei dell’area Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO.
A causa della pandemia da Covid-19, il DPCM dell’8 marzo 2020 impone la chiusura dei luoghi della cultura aperti al pubblico.
La chiusura degli istituti culturali e il fermo delle attività non interrompono i progetti di ricerca degli allievi della Scuola del Patrimonio che, pur a distanza, proseguono in stretto rapporto con i tutor.
Tuttavia, se alcuni progetti hanno potuto avanzare senza significative variazioni, nei progetti su campo, è stato talvolta necessario riformulare l’obiettivo, rimodulare il campo di azione, ripensare le modalità. In occasione degli Incontri di verifica e condivisione, scopriamo come.
Aggiornamenti dagli incontri di verifica e condivisione.
Maggio 2020
Il progetto di Marta, incentrato sulla natura sociale dei musei e sulle opportunità della rete, propone un’analisi delle relazioni museo-territorio a partire da un concetto di soft power dell’istituzione culturale e, attraverso la network analysis, dalla lettura delle relazioni sociali . La crisi pandemica in corso indirizza l’individuazione delle reti fondamentali di medio/lungo periodo, come quelle in grado di rispondere meglio oggi ad una situazione di bisogno.
Luglio 2020
Marta inizia proprio in luglio la sua fase di campo, finalizzata a rilevare le relazioni fra il museo e il territorio attraverso una serie di interviste qualitative e la somministrazione di questionari agli stakeholder individuati. Soft power, Network analysis, Landscape sono al centro di questa fase della ricerca, che, fra i suoi obiettivi generali, si pone quello di interpretare ed immaginare il ruolo del paesaggio futuro rispetto agli usi contemporanei.