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Musei In_Visibili

visioni di futuro per i musei italiani dopo l’emergenza Covid-19

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha messo a dura prova l’intero mondo della cultura.
In Italia, il DPCM dell’8 marzo 2020 ha imposto la chiusura dei luoghi della cultura aperti al pubblico e, in particolare i musei, pubblici e privati, hanno prontamente risposto alla imprevista circostanza reiventando e ripensando, partendo dal presente, il proprio modo di proporsi al pubblico.
Ma il dibattito collettivo rimane aperto. Interrogativi, questioni, analisi, ricerche, tra intellettuali e decisori politici, tra addetti ai lavori e consumatori: sul ruolo dei musei, sulle modalità di fruizione del patrimonio culturale, sulle forme di gestione degli istituti culturali, sulle competenze dei professionisti di settore.
Un’ analisi esaustiva dell’impatto che l’emergenza sanitaria ha fin qui generato sulla vita dei musei italiani– misurato e percepito – ed uno sguardo consapevole ai possibili effetti sul lungo termine, potranno contribuire ad una riflessione condivisa e costruttiva su strategie di gestione sostenibili per il futuro.

La ricerca in breve

La ricognizione sistematica delle dichiarazioni, delle riflessioni, dei contributi –  prodotti da politici, intellettuali, operatori, accademici, rappresentanti di categoria – e raccolti sulla stampa generalista e di settore, sulle pubblicazioni scientifiche, in occasioni formative, sui siti internet e sui social, restituisce la attestazione, ripetuta o occasionale, di centinaia di “scenari” generati della emergenza sanitaria nella vita dei musei: scenari in corso, superati, previsti e prevedibili.

L’analisi ragionata di questa raccolta – dopo una sistematizzazione e aggregazione della variegata casistica in ambiti omogenei – è il punto di partenza per una documentazione dinamica dell’impatto complessivo, fondata al momento sulla misurazione del rischio e sulla rilevanza percepita tra gli operatori del settore.

Programma e obiettivi

La ricerca prevede le seguenti fasi:

  • raccolta dati
  • analisi dati
  • sintesi e report

a che punto siamo

tutte le ricerche

La partecipazione alla gestione del patrimonio culturale

Sulla scia del dibattito animato dalla ratifica della Convenzione di Faro da parte dell’Italia, una ricerca che ha l’obiettivo di studiare i casi di partecipazione culturale – identificando fattori abilitanti, opportunità, ostacoli e competenze necessarie al successo di tali processi – e di immaginare percorsi formativi per professionalità in grado di sostenerli e animarli.

La partecipazione alla gestione del patrimonio culturale
Pianificare la tutela paesaggistica

Con il progetto di ricerca “Pianificare la tutela paesaggistica” la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, studia il complesso e delicato tema delle politiche per la tutela e valorizzazione del paesaggio: ricostruire il quadro dei modelli e dei processi di pianificazione paesaggistica nei diversi contesti storico-culturali, organizzativi e procedurali, consente di individuare fattori di criticità ed elementi di successo, per definire, infine, un set di raccomandazioni utili al miglioramento delle politiche pubbliche per il paesaggio, a partire dal sistema delle competenze di chi opera in questo settore.

Pianificare la tutela paesaggistica
Arte e spazio pubblico

Arte e Spazio Pubblico è un’iniziativa congiunta della Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura e della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
È una riflessione sull’arte nello spazio pubblico sul territorio nazionale, mossa dall’indagine sulla interazione, ora armonica ora conflittuale, tra le premesse teoriche e le pratiche progettuali, dal secondo dopoguerra ad oggi.
Il progetto si articola in momenti – consecutivi e complementari – di studio e ricerca, appuntamenti di formazione e occasioni di disseminazione.

Arte e spazio pubblico
Ereditare il presente: architettura italiana dal 1945

“Ereditare il presente” è un progetto di ricerca che la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali hanno avviato in forma congiunta.  Studia il tema della tutela dell’architettura contemporanea con particolare riferimento alle architetture italiane del secondo Novecento realizzate a partire dal 1945.
La ricerca intende acquisire un quadro conoscitivo, attuale e aggiornato, sullo stato e sulla natura della tutela dell’architettura contemporanea, dedicando anche un doveroso approfondimento agli aspetti normativi e procedurali, con la prospettiva di creare una comunità competente sui temi della tutela del contemporaneo e di formulare una proposta di revisione dell’approccio alla tutela del contemporaneo e un aggiornamento degli strumenti in uso.

Aymonino - Rossi - Unità residenziale Monte Amiata - Foto di Marco Introini
Ereditare il presente: architettura italiana dal 1945
Le attività formative internazionali realizzate dagli istituti del Ministero della Cultura

Le competenze italiane in materia di conservazione e tutela, riconosciute a livello mondiale,  impegnano i diversi istituti del Ministero della cultura e il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio in molteplici e diversificate iniziative di formazione, addestramento e assistenza all’estero.
Un quadro conoscitivo sistematico e organico di questa offerta formativa contribuisce a valorizzare l’impegno dell’Italia nella campo della cooperazione internazionale e della diplomazia culturale.
“ACTION Cultural Heritage. ACtivities and Training from Italy ON Cultural Heritage” è la prima ricognizione di questo tipo – riferita al biennio 2018-2019 – raccolta in un volume in italiano e inglese .

Le attività formative internazionali realizzate dagli istituti del Ministero della Cultura
Competenze per il patrimonio culturale

La ricerca nasce con l ‘obiettivo di acquisire un quadro conoscitivo dinamico sui profili professionali del patrimonio culturale e sui relativi sistemi di formazione e reclutamento, in Italia. L’indagine muove su due canali: da un lato, l’analisi del rapporto tra la formazione professionale e le ricadute nel mondo del lavoro; dall’altro lato, gli affondi sui profili professionali all’interno di una selezione rappresentativa dei luoghi della cultura.
I dati e le osservazioni che emergono dall’ indagine offrono più di uno spunto di riflessione per coloro che nell’attuale fase sono chiamati a disegnare i processi di lavoro dei professionisti del patrimonio culturale.

Competenze per il patrimonio culturale