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Competenze per il patrimonio culturale

una ricerca

La ricerca intende acquisire un quadro conoscitivo dinamico sui profili professionali del patrimonio culturale e sui relativi sistemi di formazione e reclutamento.

È un tema di prioritario interesse per la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, per la sua missione di valorizzare le risorse umane operanti nella gestione del patrimonio culturale attraverso la qualificazione delle competenze e il sostegno alle politiche di innovazione.
E si tratta di un tema centrale nel dibattito europeo cui la Fondazione, del resto, partecipa in quanto partner di CHARTER, progetto quadriennale finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ volto a sviluppare una strategia di livello europeo per le professioni del patrimonio culturale.

a che punto siamo

La ricerca in breve

Lo studio si concentra sul nodo delle competenze per i processi di lavoro nel patrimonio culturale, in relazione con il recente documento Fostering cooperation in the European Union on skills, training and knowledge transfer in cultural heritage profession 

Programma e obiettivi

La ricerca si propone di individuare strumenti operativi per raccordare l’offerta formativa con il mondo del lavoro nel patrimonio culturale attraverso:

  • mappatura di profili e competenze in un quadro classificatorio condiviso
  • analisi dei contesti della formazione
  • esame dei sistemi di reclutamento

Raccolta dati e indagine statistica

Particolarmente rilevanti sono, in questa ricerca, le attività di raccolta dati e indagine statistica per le quali la Fondazione si avvale anche di consulenti, partner, collaboratori.

Fase desk. Focus 1: la domanda di lavoro per laureati e specializzati

Una analisi della transizione al lavoro dei laureati nel settore dei beni culturali viene svolta in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione della Facoltà di Medicina e Psicologia di Sapienza Università di Roma.
Il lavoro è circoscritto ai laureati e specializzati in discipline coerenti con il settore dei beni culturali presso Sapienza Università di Roma. L’analisi degli esiti lavorativi di ciascun laureato riguarda riguarda 30.367 laureati e 112.396 contratti nel periodo 2008 – 2018.
Per approfondire, leggi la notizia Analisi della transizione al lavoro.

Fase field. Focus 2: i fabbisogni delle organizzazioni culturali

Una indagine statistica si rivolge ai luoghi della cultura: i dati sui profili professionali impiegati, sulle competenze attese e disponibili, sui fabbisogni formativi e occupazionali, vengono analizzati in direzione di una strategia sostenibile di allineamento dei sistemi di formazione e reclutamento con il mondo del lavoro per la gestione del patrimonio culturale.
In collaborazione con la R.T.I. Troisi Ricerche e CLES, l’indagine parte, sotto forma di intervista, con un test pilota su 50 soggetti, segue su un campione stratificato di oltre 900 intervistati e si completa con l’analisi dei dati raccolti.
Per approfondire, leggi la notizia Dopo le interviste, l’indagine statistica
Per approfondire, leggi L’indagine statistica. Rapporto metodologico

tutte le ricerche

La partecipazione alla gestione del patrimonio culturale

Sulla scia del dibattito animato dalla ratifica della Convenzione di Faro da parte dell’Italia, una ricerca che ha l’obiettivo di studiare i casi di partecipazione culturale – identificando fattori abilitanti, opportunità, ostacoli e competenze necessarie al successo di tali processi – e di immaginare percorsi formativi per professionalità in grado di sostenerli e animarli.

La partecipazione alla gestione del patrimonio culturale
Pianificare la tutela paesaggistica

Con il progetto di ricerca “Pianificare la tutela paesaggistica” la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, studia il complesso e delicato tema delle politiche per la tutela e valorizzazione del paesaggio: ricostruire il quadro dei modelli e dei processi di pianificazione paesaggistica nei diversi contesti storico-culturali, organizzativi e procedurali, consente di individuare fattori di criticità ed elementi di successo, per definire, infine, un set di raccomandazioni utili al miglioramento delle politiche pubbliche per il paesaggio, a partire dal sistema delle competenze di chi opera in questo settore.

Pianificare la tutela paesaggistica
Arte e spazio pubblico

Arte e Spazio Pubblico è un’iniziativa congiunta della Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura e della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
È una riflessione sull’arte nello spazio pubblico sul territorio nazionale, mossa dall’indagine sulla interazione, ora armonica ora conflittuale, tra le premesse teoriche e le pratiche progettuali, dal secondo dopoguerra ad oggi.
Il progetto si articola in momenti – consecutivi e complementari – di studio e ricerca, appuntamenti di formazione e occasioni di disseminazione.

Arte e spazio pubblico
Ereditare il presente: architettura italiana dal 1945

“Ereditare il presente” è un progetto di ricerca che la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali hanno avviato in forma congiunta.  Studia il tema della tutela dell’architettura contemporanea con particolare riferimento alle architetture italiane del secondo Novecento realizzate a partire dal 1945.
La ricerca intende acquisire un quadro conoscitivo, attuale e aggiornato, sullo stato e sulla natura della tutela dell’architettura contemporanea, dedicando anche un doveroso approfondimento agli aspetti normativi e procedurali, con la prospettiva di creare una comunità competente sui temi della tutela del contemporaneo e di formulare una proposta di revisione dell’approccio alla tutela del contemporaneo e un aggiornamento degli strumenti in uso.

Aymonino - Rossi - Unità residenziale Monte Amiata - Foto di Marco Introini
Ereditare il presente: architettura italiana dal 1945
Musei In_visibili. Visioni di futuro per i musei italiani dopo l’emergenza Covid-19

L’inedita situazione affrontata dal Paese a causa del Covid-19 ha spinto il settore dei beni culturali a interrogarsi sulle future sorti dei musei. La Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali ha partecipato sin da principio a questa riflessione collettiva con una specifica indagine. Attraverso la ricognizione sistematica e l’analisi ragionata dei contributi che hanno animato il dibattito, l’indagine documenta l’impatto dell’emergenza sanitaria sulla vita dei musei, con l’obiettivo di tracciare linee di intervento concrete per far fronte all’emergenza e strade praticabili verso l’innovazione.

Musei In_visibili. Visioni di futuro per i musei italiani dopo l’emergenza Covid-19
Le attività formative internazionali realizzate dagli istituti del Ministero della Cultura

Le competenze italiane in materia di conservazione e tutela, riconosciute a livello mondiale,  impegnano i diversi istituti del Ministero della cultura e il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio in molteplici e diversificate iniziative di formazione, addestramento e assistenza all’estero.
Un quadro conoscitivo sistematico e organico di questa offerta formativa contribuisce a valorizzare l’impegno dell’Italia nella campo della cooperazione internazionale e della diplomazia culturale.
“ACTION Cultural Heritage. ACtivities and Training from Italy ON Cultural Heritage” è la prima ricognizione di questo tipo – riferita al biennio 2018-2019 – raccolta in un volume in italiano e inglese .

Le attività formative internazionali realizzate dagli istituti del Ministero della Cultura