Arte e spazio pubblico
progetto di ricerca, formazione e disseminazione
Arte e Spazio Pubblico è un’iniziativa congiunta della Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura e della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
È una riflessione sull’arte nello spazio pubblico sul territorio nazionale, mossa dall’indagine sulla interazione, ora armonica ora conflittuale, tra le premesse teoriche e le pratiche progettuali dal secondo dopoguerra ad oggi.
Il progetto, ideato nel 2021 e in conclusione nel 2022, si articola in momenti – consecutivi e complementari – di studio e ricerca, appuntamenti di formazione e occasioni di disseminazione.

La ricerca
I temi più dibattuti
Una attività di studio preliminare è affidata a esperti e specialisti chiamati a individuare e perimetrare le tematiche di maggiore attualità legate dibattito sull’arte contemporanea nello spazio pubblico.
L’arte pubblica come spazio di azione e interazione tra spazio urbano e territori, strumenti di conoscenza e promozione tra mappature e narrazioni delle opere, politiche e pratiche di progettazione e programmazione tra artisti, mediatori e committenti, questioni di diritto e questioni di conservazione e tutela. Entro questi ambiti tematici, gli esperti, esponenti di diverse discipline di ricerca e provenienti dalle diverse aree della produzione, gestione o promozione dell’arte negli spazi pubblici, individuano i contenuti da approfondire nelle successive giornate di studio, pubbliche.
I contributi alle giornate di studio sono selezionati anche mediante una call for abstract.
Le giornate di studio
24, 25, 31 gennaio e 1, 11 febbraio 2022
Spazio ∙ Temporalità ∙ Partecipazione ∙ Committenza
Cinque giornate di studio (quattro giornate a tema e una giornata conclusiva) sono l’occasione per una condivisione pubblica degli esiti delle attività di ricerca avviate, del confronto tra le differenti professionalità coinvolte, dell’approfondimento sulle diverse criticità indagate.
Nelle prime quattro giornate, non solo interventi frontali da parte dei relatori, ma anche tavoli di lavoro e discussione: per ciascuna giornata, una sessione plenaria, aperta all’ascolto e alla partecipazione di tutti, e un successivo tavolo tematico, aperto all’ascolto di tutti ma a una partecipazione più ristretta. La giornata conclusiva offre una sintesi di quanto emerso nelle precedenti quattro giornate attraverso il contributo dei rappresentanti dei tavoli tematici e di altri esperti invitati.
La registrazione delle giornate di studio è disponibile sul nostro canale YouTube
Disseminazione
La pubblicazione
Con la pubblicazione del volume “Arte e spazio pubblico” (Silvana Editoriale, 2023) – grazie al contributo di più di 100 autori – sono raccolti in un’unica pubblicazione gli approfondimenti, le testimonianze e le riflessioni scaturiti nell’arco della ricerca: l’arte contemporanea nello spazio pubblico in Italia si racconta attraverso le pratiche artistiche, le strategie di progettazione, i processi partecipativi, le politiche pubbliche, i committenti, i mediatori e le comunità.
Giovedì 25 maggio 2023, alle ore 17.00 a Roma, presso la Sala Spadolini al Collegio Romano del Ministero della cultura, la presentazione del volume.
Giovedì 28 settembre 2023, alle ore 18.00, ArtLab Bergamo ospita l’incontro Arte e spazio pubblico. La committenza per un approfondimento sul tema.
a che punto siamo
tutte le ricerche
Sulla scia del dibattito animato dalla ratifica della Convenzione di Faro da parte dell’Italia, una ricerca che ha l’obiettivo di studiare i casi di partecipazione culturale – identificando fattori abilitanti, opportunità, ostacoli e competenze necessarie al successo di tali processi – e di immaginare percorsi formativi per professionalità in grado di sostenerli e animarli.
16 progetti di ricerca applicata, scaturiti dall’edizione 2018-2020 del corso Scuola del Patrimonio, sui temi più attuali della valorizzazione del patrimonio culturale: dalla cura dei pubblici alla rilevazione e analisi dei dati, dalla digitalizzazione ai modelli gestionali. La rilevanza scientifica e applicativa delle ricerche avviate dagli allievi durante il corso, e le prospettive di ulteriori approfondimenti, hanno incontrato l’interesse di enti pubblici e di istituzioni private del mondo della cultura che, insieme a noi, hanno voluto sostenere e promuovere i 16 nuovi progetti di ricerca.
Con il progetto di ricerca “Pianificare la tutela paesaggistica” la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, studia il complesso e delicato tema delle politiche per la tutela e valorizzazione del paesaggio: ricostruire il quadro dei modelli e dei processi di pianificazione paesaggistica nei diversi contesti storico-culturali, organizzativi e procedurali, consente di individuare fattori di criticità ed elementi di successo, per definire, infine, un set di raccomandazioni utili al miglioramento delle politiche pubbliche per il paesaggio, a partire dal sistema delle competenze di chi opera in questo settore.
“Ereditare il presente” è un progetto di ricerca che la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali hanno avviato in forma congiunta. Studia il tema della tutela dell’architettura contemporanea con particolare riferimento alle architetture italiane del secondo Novecento realizzate a partire dal 1945.
La ricerca intende acquisire un quadro conoscitivo, attuale e aggiornato, sullo stato e sulla natura della tutela dell’architettura contemporanea, dedicando anche un doveroso approfondimento agli aspetti normativi e procedurali, con la prospettiva di creare una comunità competente sui temi della tutela del contemporaneo e di formulare una proposta di revisione dell’approccio alla tutela del contemporaneo e un aggiornamento degli strumenti in uso.
L’inedita situazione affrontata dal Paese a causa del Covid-19 ha spinto il settore dei beni culturali a interrogarsi sulle future sorti dei musei. La Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali ha partecipato sin da principio a questa riflessione collettiva con una specifica indagine. Attraverso la ricognizione sistematica e l’analisi ragionata dei contributi che hanno animato il dibattito, l’indagine documenta l’impatto dell’emergenza sanitaria sulla vita dei musei, con l’obiettivo di tracciare linee di intervento concrete per far fronte all’emergenza e strade praticabili verso l’innovazione.
Le competenze italiane in materia di conservazione e tutela, riconosciute a livello mondiale, impegnano i diversi istituti del Ministero della cultura e il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio in molteplici e diversificate iniziative di formazione, addestramento e assistenza all’estero.
Un quadro conoscitivo sistematico e organico di questa offerta formativa contribuisce a valorizzare l’impegno dell’Italia nella campo della cooperazione internazionale e della diplomazia culturale.
“ACTION Cultural Heritage. ACtivities and Training from Italy ON Cultural Heritage” è la prima ricognizione di questo tipo – riferita al biennio 2018-2019 – raccolta in un volume in italiano e inglese .
La ricerca nasce con l ‘obiettivo di acquisire un quadro conoscitivo dinamico sui profili professionali del patrimonio culturale e sui relativi sistemi di formazione e reclutamento, in Italia. L’indagine muove su due canali: da un lato, l’analisi del rapporto tra la formazione professionale e le ricadute nel mondo del lavoro; dall’altro lato, gli affondi sui profili professionali all’interno di una selezione rappresentativa dei luoghi della cultura.
I dati e le osservazioni che emergono dall’ indagine offrono più di uno spunto di riflessione per coloro che nell’attuale fase sono chiamati a disegnare i processi di lavoro dei professionisti del patrimonio culturale.