Riunire istituzioni e professionisti, dall’Italia e dal resto del mondo, in una rete, dinamica e multidisciplinare, di soggetti impegnati sul patrimonio culturale è l’obiettivo di International talks. Future skills for cultural heritage, nuova iniziativa di profilo internazionale della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, per rispondere alle sfide globali, con nuove visioni e nuove competenze: focus su formazione e cooperazione, dunque, per la I edizione, realizzata a Roma, negli spazi della Biblioteca Nazionale Centrale, dal 14 al 16 giugno 2023, insieme al Ministero della cultura e al suo Grant Office, con titolo Training and Competences fostering Cooperation e Internationalization.
Nell’arco di tre giornate, gli invitati partecipano a tavoli di lavoro paralleli e con diversi affondi – ora sulla formazione, ora sul networking, ora sulla cooperazione – per poi reincontrasi in un momento conclusivo plenario: le attività consentono di mettere a confronto esperienze internazionali diverse, per contesti geografici e per assetti istituzionali, ma egualmente mirate allo sviluppo delle competenze necessarie alla cura e alla gestione del patrimonio culturale, in un’ottica di cooperazione e di internazionalizzazione.
Opening conference
Training and Competences fostering Cooperation e Internationalization
Inaugura la tre giorni, nella mattina del 14 giugno, dalle 9.00 alle 13.30, una conferenza pubblica che coinvolge sia i rappresentanti di istituzioni pubbliche e organismi internazionali multilateriali che i dirigenti delle istituzioni culturali del Mediterraneo e dei Balcani.
Nel primo panel, Cultural Cooperation and training: an international overview, dedicato alla diplomazia culturale, i rappresentanti istituzionali del Ministero della cultura e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiani, con gli ospiti di ICCROM e di UNESCO, riflettono su come le relazioni internazionali possano nascere o consolidarsi anche attraverso iniziative di formazione internazionale e di cooperazione nel settore culturale.
Segue Needs and opportunities for cooperation in training, a Mediterranean perspective, un confronto, tra dirigenti di istituzioni culturali del Mediterraneo e dei Balcani, sulle pratiche formative e le opportunità di capacity building offerte dalla cooperazione internazionale: le esperienze di Algeria, Albania, Libano, Macedonia del Nord, Marocco, Egitto, Turchia e Tunisia per un proficuo confronto di prospettive.
La conferenza è aperta al pubblico previa registrazione (entro le ore 12:00 del 13 giugno 2023) al seguente link: bit.ly/international-talks-registrazione ed è trasmessa in diretta su fad.fondazionescuolapatrimonio.it.
Scarica il programma completo di International Talks: OpeningConference
Euro Med International Networking Day.
Building bridges for new partnerships
È l’appuntamento che la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e il Grant Office per finanziamenti europei del Ministero della Cultura rivolgono a soggetti nazionali e internazionali del settore culturale e creativo, interessati alla creazione di partenariati in risposta alle opportunità di finanziamento europee.
Due sessioni di approfondimento teorico sono dedicate alle opportunità, per i soggetti operanti in ambito culturale, provenienti dai programmi finanziati dall’UE, tanto da quelli specificamente rivolti alla cultura quanto da quelli di cooperazione territoriale euromediterranea.
Per favorire la partecipazione ai partenariati europei e rafforzare le necessarie abilità, incontri di networking e attività laboratoriali mettono in contatto gli istituti del Ministero della cultura e le istituzioni culturali dell’area del Mediterraneo meridionale e orientale e dei Balcani occidentali.
Dialogues on management skills.
G20 culture network
È un incontro a porte chiuse tra i rappresentanti delle istituzioni che hanno aderito alla proposta, avanzata dal Ministero della cultura italiano e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, di creazione di un network G20 di istituti di formazione che si occupano di cultural business management.
Attraverso workshop, presentazioni e visite studio, i partecipanti riflettono sulle competenze necessarie alla gestione del patrimonio culturale e, confrontando esperienze, metodi e modelli, lavorano alla costruzione di iniziative congiunte che favoriscano lo scambio internazionale.
L’attenzione di questo appuntamento romano, che arriva dopo mesi di ricerca e tavoli di lavoro, è focalizzata sui tre ambiti d’intervento già individuati dal network come maggiormente interessanti: lo sviluppo territoriale a base culturale e sostenibilità (Culture and Sustainable Local Development), l’accessibilità e la partecipazione culturale (cCommunity Engagement for Sustainable Cultural Heritage), le imprese culturali e creative (Creative industries and entrepreneurship in the cultural sector).
International School of Cultural Heritage. Technologies for Archaeologies.
Building a permanent platform of training and exchange
La International School of Cultural Heritage (Scuola Internazionale del patrimonio culturale) è una piattaforma permanente per la formazione e lo scambio di buone pratiche ed esperienze per la cura e a gestione del patrimonio culturale: è un’iniziativa che promuove la costruzione di una rete consolidata di partenariati tra le istituzioni italiane e quelle del sud e sud-est del bacino del Mediterraneo, facilitando le relazioni tra colleghi italiani e stranieri.
Giunto alla terza edizione, il programma, nel 2022 ha approfondito gli aspetti legati all’uso delle tecnologie digitali per lo studio, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico e ha coinvolto 32 funzionari provenienti da 8 Paesi (7 del Mediterraneo e la Macedonia del Nord) che hanno seguito un modulo di formazione a distanza e poi portato a termine 23 esperienze di fieldwork in 12 istituzioni culturali italiane.
In questa tre giorni, i partecipanti al programma e i rappresentanti apicali delle loro istituzioni di appartenza, si confrontano su esiti e possibili sviluppi delle attività e incontrano i colleghi impegnati sui tavoli di lavoro paralleli.