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News

24 September 2020
«Al mio caro amico…» contributo di Rosa Parlavecchia

Contributions

Pubblicazione

R. Parlavecchia, Il progetto Post-I_IT (Post Incunaboli_ITaliani), in «AIB studi», v. 62, 2022, n. 2 (maggio-agosto), pp. 339-350.

The project
Post-I-IT (Post Incunaboli ITaliani)

con Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU)

Post-I-IT (Post Incunaboli ITaliani)

Rosa ha conseguito a dicembre 2020 il Diploma di alta specializzazione e ricerca nel patrimonio culturale, traguardo della esperienza biennale del corso Scuola del Patrimonio (2018-2020).
Prosegue la sua attività di ricerca applicata anche oltre la conclusione del corso, in quanto vincitrice di una delle borse di studio riservate agli allievi del corso Scuola del Patrimonio 2018-2020 per per lo sviluppo e la conduzione di progetti di ricerca applicata.

Rosa realizza il suo progetto di ricerca con  l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU).

Abstract

Il progetto Post-I-IT (Post Incunaboli ITaliani) ha portato a aggiornamento dei dati presenti in due fondamentali banche dati dedicate al libro antico: il Censimento nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo (EDIT16) curato dall’Istituto Centrale per i il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU) e l’Incunable Shot Title Catalogue (ISTC) curato dal Consortium of European Research Libraries (CERL) e dalla British Library. Attraverso l’individuazione di post-incunaboli italiani del XVI secolo erroneamente censiti in una delle più importanti banche dati dedicate al libro del Quattrocento, aggiunge un ulteriore tassello alla storia della produzione libraria cinquecentesca italiana.

Updates

Il progetto Post-I-IT (Post Incunaboli ITaliani) è terminato.

 
Who's who Rosa Parlavecchia

Dottore di ricerca in Studi umanistici, è docente a contratto di Biblioteconomia ed Elementi di storia del libro presso il Dipartimento di Scienze del patrimonio culturale dell’Università di Salerno
e attualmente collabora con la Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura prestando servizio come archivista presso l’Archivio di Stato di Salerno.
Ha prevalentemente dedicato i suoi studi all’ambito della storia del libro e delle biblioteche in età moderna e contemporanea.


Durante il corso Scuola del Patrimonio, I ciclo
Il  progetto di internship (anno 2019.2020)

Rosa fa la sua esperienza con la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
La suo tutor è Saveria Rito.
Lavora al progetto La ricostruzione della Bibliotheca Secreta del Collegio Romano.

Agnieszka Śmigiel

Ho scelto la Scuola del Patrimonio stimolata da un interessante programma con materie in ambito manageriale e gestionale, nonché sull’europrogettazione, nuova frontiera lavorativa in continua espansione.

Agnieszka Śmigiel
Annalisa Ruggeri

Sempre a confronto con la legislazione in materia di tutela, gestione e valorizzazione, ho deciso di integrare la mia formazione con competenze giuridico-amministrative ed economico-manageriali con la Scuola del Patrimonio.

Annalisa Ruggeri
Cristina Piccione

L’esperienza formativa presso il corso Scuola del Patrimonio mi consente l’esplorazione delle numerose attività che interessano il patrimonio culturale, con l’obiettivo di sviluppare le competenze per gestirlo in modo efficiente.

Cristina Piccione
Delia Volpe

I miei interessi di ricerca sono inscindibilmente legati alla tutela del patrimonio e alla museologia, alla cura delle collezioni e alla mediazione del messaggio culturale.

Delia Volpe
Enrico Gallocchio

Entrato contemporaneamente nel MiC come funzionario del Parco archeologico dei Campi Flegrei, e nella Scuola del Patrimonio, affronto nuovi temi di gestione del Patrimonio nell’affascinante palestra del Parco Sommerso di Baia.

Enrico Gallocchio
Federica Guth

Ho scelto di frequentare la Scuola dei Beni e delle Attività Culturali per ricevere gli strumenti utili allo svolgimento di un lavoro dirigenziale e per acquisire nuove conoscenze nel campo del patrimonio culturale.

Federica Guth
Federica Lamonaca

Con la Scuola del Patrimonio intendo arricchire la mia formazione con esperienze multidisciplinari di respiro nazionale e internazionale ed approfondire, potendo collaborare con istituzioni ministeriali, il tema dell’accessibilità al patrimonio.

Federica Lamonaca
Federico Carbone

La mia formazione come allievo della Scuola del Patrimonio verte sulla conoscenza di nuove tematiche e l’acquisizione di competenze utili per la gestione del patrimonio culturale.

Federico Carbone
Gaia Turchetti

Ho lavorato in maniera interscalare ed interdisciplinare sui temi del restauro, riqualificazione, della valutazione del rischio, approfondendo con la Scuola del Patrimonio il lato amministrativo e gestionale dei beni culturali.

Gaia Turchetti
Luciano Governali

Con la partecipazione alla Scuola del Patrimonio ho avuto la possibilità di superare i rigidi confini delle discipline umanistiche immergendomi nella dimensione gestionale dei beni culturali.

Luciano Governali
Marta Pascolini

La Scuola del Patrimonio è l’occasione per lavorare su tematiche gestionali e organizzative con l’obiettivo di acquisire maggior concretezza progettuale nell’ambito del patrimonio culturale.

Marta Pascolini
Paola Contursi

Ho deciso di partecipare al corso Scuola del Patrimonio per perfezionare la mia formazione in materia di gestione e management museale.

Paola Contursi
Rosaria Perrella

L’ingresso alla Scuola del Patrimonio rappresenta per me la possibilità di apprendere effettive strategie di ricerca e lavoro nell’ambito della “gestione e organizzazione dei musei” e le norme relative.

Rosaria Perrella
Samuele Briatore

Ho deciso di frequentare la Scuola del Patrimonio per implementare le mie conoscenze e confrontarmi le nozioni necessarie per intraprendere una carriera dirigenziale.

Samuele Briatore
Serena Guidone

Le aspettative rivolte alla Scuola del Patrimonio riguardano l’approfondimento di strumenti conoscitivi e competenze metodologiche che vadano oltre il percorso formativo di tipo ‘tradizionale’ sinora perseguito.

Serena Guidone
Silvia Rossi

Con il corso Scuola del Patrimonio intendo completare la mia formazione ibrida secondo standard internazionali e con integrazione di competenze trasversali, con interesse per la pianificazione strategica.

Silvia Rossi