A partire dalla sua istituzione, il programma “Capitale italiana della cultura” ha raccolto candidature da numerose città in tutto il contesto nazionale, affermandosi come occasione di promozione di progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale. A otto anni dalla prima edizione, il Segretariato generale del Ministero della cultura desidera avviare una riflessione per analizzare e valutare gli effetti sui territori delle città vincitrici.
La Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, interessata a approfondire il modello “Capitale italiana della cultura” e ad analizzare gli aspetti metodologi relativi alla valutazione degli impatti dei progetti di sviluppo a base culturale, accompagna il Ministero in questo percorso di analisi e riflessione metodologica.